Columbus Day

Dopo aver raccolto le idee su ciò che già sappiamo circa il 12 ottobre 1492 ed il personaggio di Cristoforo Colombo, abbiamo letto questo bel libro:

Abbiamo anche letto alcune parti del diario di Cristoforo Colombo: quante parole ci sono risultate difficili o perchè appartengono al lessico della navigazione, oppure perchè l’italiano, come tutte le lingue, si è molto trasformato ed ancora si trasforma!

Abbiamo letto delle difficoltà della navigazione: i guasti alle barche, i litigi tra i marinai, la mancanza di cibo adeguato ed acqua, le tempeste o i venti avversi,…
Ci ha colpito la descrizione di Colombo degli indigeni: “hanno gambe dritte e non hanno pancia, che anzi il ventre loro è assai ben modellato” – significativa questa osservazione, indica che invece in Europa molte erano le persone sovrappeso, per lo stile di vita che conducevano.

Abbiamo anche letto dei doni degli indigeni ai marinai, che in cambio davano loro “pezzi di vetro, tazze rotte e pezzi di ciotole di terracotta“; in un punto Colombo ha scritto anche: “Quando andremo via di qua ne porterò con me sei perchè imparino a parlare.
Queste letture ci hanno fatto riflettere sulle differenze tra esplorazione e conquista, sfruttamento e scambio equo, sul concetto di civiltà, sulla diversità e il superamente dell’idea di razze umane,…

Interessante anche pensare a come doveva essere nel 1400 il planisfero: l’Europa al centro, l’Africa, l’Asia e… molto bianco attorno per le zone inesplorate.
Abbiamo osservato anche come il planisfero a cui siamo abituati abbia l’Europa al centro, ma date un’occhiata qui per vedere altri possibili planisferi:

Ora leggete voi questo articolo sul Columbus Day:

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