Leggimi ancora: Ti salverò, Canaglia

Da pochi giorni abbiamo finito di leggere questo libro: le prime pagine ci hanno un po’ sconvolto e spaventato, ma poi la storia è decollata e ci siamo molto divertiti! Abbiamo persino scritto una lettera al suo autore, Aquilino; speriamo ci risponda!

Ecco i risultati del sondaggio di gradimento:

La macchina dei verbi

Esercitatevi con questa fantastica “macchina”: in alto, mettete il segno di spunta sul modo che già conoscete, l’indicativo, per ora. La macchina vi proporrà diversi verbi da analizzare, cliccando sulle frecce per scegliere tra le diverse alternative, poi potrete cliccare il tasto per la correzione.

Super!

CIE – GIE… CE – GE… ma questa I ci vuole o no??

Un sintetico ripasso di questa difficoltà ortografica:

Per scrivere queste sillabe la I non ci vuole (il suono è già dolce, non serve l’aiuto della I):

GELATO

CESTO

Indovinate un po’ se ci sono parole che fanno eccezione? Certo che sì!

Ecco due gruppi diversi:

  1. Parole ribelli che vogliono la i, quindi contengono CIE o GIE – vanno imparate a memoria:

2. Plurale di alcune parole che al singolare finiscono con -CIA e -GIA.
Ecco la regola per sapere quali:

Per imparare a scrivere le parole di questo secondo gruppo, consiglio di imparare la regola a memoria e poi scegliere due parole da memorizzare come esempio, magari proprio arancia-arance e ciliegia-ciliegie.

Per esercitarvi, provate queste attività:

Essere o avere?

Tutti e due!

Mettiti alla prova con il modo indicativo di questi verbi – se lo trovi difficile, non ti preoccupare: anche questo cane è un po’ perplesso…

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Ecco un altro cucciolo in difficoltà, dagli una mano con questi verbi:

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Ora puoi sorridere come il prossimo cucciolo – questo gioco è più facile:

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Un ultimo sforzo, poi potrai anche tu farti una dormita:

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Leggimi ancora: Gilgamesh

Abbiamo letto questo libro perchè la storia che vi è narrata, adattata ai bambini dalla scrittrice Yiyun Li, è stata scritta tra il 1300 e il 1100 a.c. su 12 tavolette dagli antichi Sumeri, popolazione della Mesopotamia che stiamo studiando.

Come noi oggi, i Sumeri si facevano domande sulla morte, la vita e il valore dell’amicizia, i bambini si sono accorti di questo.

Alcune frasi ci hanno colpito particolarmente:

Un vero amico condivide con te gioie e felicità, e ti consola quando sei triste. Ti aiuta a chiarirti le idee quando sei incerto e ti protegge quando i pericoli ti colgono impreparato. Un vero amico è un compagno per il tuo cuore

Tu sei un vero guerriero, e questa paura che ti attanaglia viene solo dalla tua insicurezza. Coraggio, fratello, coraggio! Non facciamoci sconfiggere dalle nostre paure prima di farci sconfiggere dal nostro nemico.

Minipin

L’ultimo libro che abbiamo letto in classe terza è di Roald Dahl:

Vi è piaciuta questa storia? Ricordate le parole del narratore:

“Se un giorno, per un caso straordinario, doveste andare a passeggio in una foresta e vi capitasse di intravedere per un attimo un Minipin, trattenete il fiato e ringraziate la vostra buona stella (…)
Osservate gli uccelli che volano sul vostro capo e, chissà, potreste anche scorgere un esserino minuscolo sul dorso di una rondine o di un corvo.”

Mi raccomando, ora che iniziano le vacanze e andrete fuori dalle città guardatevi bene attorno! Scrivetemi e fate un bel disegno, se dovesse capitarvi di vedere qualche prodigio, qualcosa di fantastico e magico:

“…osservate con occhi sfavillanti tutto il mondo intorno a voi, perchè i più grandi segreti sono sempre nascosti dove meno ve li aspettate.
Solo chi non crede nei prodigi non li scoprirà mai.”

Buone vacanze!